Via i capillari con il laser

Teleangectasie: un nome medico difficile per un problema comune nel mondo  femminile. Stiamo parlando delle brutte venuzze che si formano diffusamente sulle gambe e sul volto in seguito alla rottura dei capillari. Cosa causa la lesione vascolare e perché succede prevalentemente nelle donne? La causa è una scorretta circolazione alla quale concorrono molteplici fattori: predisposizione familiare, sovrappeso, squilibri ormonali (gravidanza, menopausa), stipsi, cattive abitudini comportamentali (come lo stare a lungo in piedi o seduti).

 Cosa fare con i capillari

Quando le prime venuzze superficiali iniziano a farsi notare significa che é in atto un problema di circolazione. Dal punto di vista salutistico è importante mettere subito in atto alcune misure preventive (niente saune o bagni di calore, indossare calze a compressione graduata e fare più movimento) per limitare al massimo il danno. Per una soluzione estetica invece (le teleangectasie sono brutte a vedersi e si notano anche sotto i collants) la cosa diventa più semplice: una o massimo tre sedute di luce pulsata sono sufficienti a fotocoaugulare i capillari superficiali. In maniera assolutamente indolore.

Attenzione alle depilazioni troppo aggressive

Se sei predisposta a fragilità capillare, rinuncia alla ceretta: può essere dannosa non solo per via del suo calore, ma anche per l’effetto traumatico dovuto allo strappo. In questo caso é meglio ricorrere a metodi depilatori più dolci come il rasoio, le creme od i nuovi trattamenti di fotoepilazione. Questi ultimi vengono realizzati con la stessa energia luminosa impiegata per la fotocoaugulazione dei capillari: il laser.

La fototerapia dei capillari è un trattamento delicato, indolore e privo di rischi di danni termici. Il laser produce un’energia in grado di investire una porzione di cute specifica. A proteggere l’epidermide da eventuali danni termici ci pensa un particolare dispositivo di fototermolise selettiva, che consente alle lunghezze d’onda di penetrare più in profondità e nel contempo di essere meno assorbite dalla cute. Il risultato é che le teleangectasie vengono fotocoaugulate in un batter d’occhio senza che pelle venga esposta a rilevanti arrossamenti od irritazioni.

Pochi millisecondi per il laser

Il trattamento di fotocoaugulazione dei capillari con il laser si realizza con una seduta di pochi minuti.  La fotocoaugulazione dei capillari avviene in maniera indolore (si può avvertire al massimo una leggera scossa) e può determinare un temporaneo arrossamento delle aree trattate. Finché permane il rossore (poche ore od un paio di giorni) si dovrà evitare di esporre la pelle ad eccessive fonti di calore (raggi Uva, saune, ecc.). I capillari distrutti non compariranno più. Se il soggetto é prediposto alla fragilità capillare, basterà che metta in pratica qualche piccolo accorgimento (li abbiamo descritti più sopra) per non vedersi più ripresentare il problema delle teleangectasie.