Cosa sono i capillari?

Comunemente noti come capillari, l’inestetismo delle piccole venule rosse e bluastre è clinicamente classificato come teleangectasie. In realtà, più che un disturbo a sé stante, si tratterebbe piuttosto di una conseguenza di altre patologie.

Il significato del nome (teleangectasie) indica la natura del problema, cioè la dilatazione dei vasi sottili, piccole lesioni vascolari ereditarie o acquisite che si manifestano in tutte le età e sia negli uomini che nelle donne. Queste lesioni si presentano simili a micro-varici lineari reticolari e non in rilievo del diametro di circa 0,1 o 1 millimetro, e a volte possono essere anche leggermente più grossi.

Per un certo periodo si è ritenuto che i capillari visibili fossero venule di nuova formazione (come per esempio gli angiomi), ma si è poi riscontrato essere semplicemente delle dilatazioni di micro vasi già formati; i capillari veri e propri in realtà sono decisamente più sottili e non percepibili ad occhio nudo. La ragione di tale dilatazione si ricerca in un’atrofia dei tessuti del derma, o in una dilatazione vasale protratta a lungo fino a diventare permanente, o ancora in fattori infiammatori od ormonali.

Cosa sono le couperose

Il fenomeno dei capillari rossi diffusi sul viso è definito couperose ed è un inestetismo prevalentemente femminile. L’arrossamento delle guance e del naso è cronico e si accentua con le variazioni di temperatura (sia col caldo che col freddo) e dopo i pasti. Il fenomeno con il tempo tende a creare una serie di teleangectasie più marcate di colore rosso-violaceo.

Dove compaiono i capillari?

Le teleangectasie compaiono più comunemente nelle. Le sedi corporee maggiormente colpite sono viso, naso e gambe. I capillari agli arti inferiori compaiono quasi esclusivamente in pazienti di sesso femminile e possono formarsi anche in età giovanile. I capillari al viso di norma si formano in età adulta come effetto secondario dell’invecchiamento generale dei tessuti. La formazione di queste teleangectasie ha una componente ereditaria per cui soggetti con genitori esenti, difficilmente potranno sviluppare il problema.